I migliori prodotti della terra

NewsFood e TerritorioL'occhio dell'espertoMarketing e ComunicazioneAnnunciDocumentazione
Comitato di redazione TORNA ALL'ELENCO

Lo spumone di Calvanico


Estate, caldo afoso e voglia di gelato, a Calvanico c’è una antica tradizione gelatiera che vede protagonista un prodotto di gelateria molto particolare e che in pochi oggi fanno: Lo Spumone.

Lo spumone è un tipico gelato nato a Napoli nel 1800, esportato con immediato successo da emigrati e maestri gelatieri italiani in gran parte del mondo, e ancora oggi molto diffuso in particolare in Puglia e in tutto il meridione, soprattutto nelle zone interne. Oggi è assai difficile trovarlo, sostituito da torte gelato che hanno i nomi dei cartoni animati o di merendine famose, ma resta un caposaldo della gelateria tradizionale.

L'invenzione dello spumone è da attribuire ai cuochi presso le case nobiliari napoletane del XIX secolo (i monzù). La diffusione di questo dolce è stata vastissima in tutto il meridione durante il XX secolo negli anni '60 e '70, periodo nel quale era sempre presente sulle tavole domenicali e nei banchetti nuziali. Poi l’oblio.

A testimonianza della sua fama passata è citato anche nella celebre canzone di Domenico Modugno, scritta da Riccardo Pazzaglia, "Io, mammeta e tu" (1955): «Jamm'o bar 'o Chiatamone, vuo' 'o cuppetto o vuo' 'o spumone?». Di questa canzone è più conosciuta la versione del cantante napoletano Renato Carosone.

Lo spumone è un gelato di gusti misti stratificati con all'interno mandorle tritate, cioccolato fondente a pezzi, canditi e in talune versioni una base di pan di spagna aromatizzato allo Strega. Una volta servito a fette, può essere affogato con caffè e liquori. Dopo essere stato preparato miscelando i vari ingredienti, viene fatto solidificare in ciotole rotonde che gli conferiscono la forma di una semisfera.

A Calvanico (Sa) c’è ancora una antica pasticceria che lo propone nei gusti cioccolato e nocciola, con le pregiate nocciole locali o al gusto cassata con canditi e pistacchio.

Una tradizione ultracentenaria che qui ancora si porta avanti con metodi tradizionali e materie prime locali. Sarebbe bello che qualche giovane pasticciere si appassionasse a questa arte antica e decidesse di impararne le tecniche, magari attualizzandole con prodotti squisitamente locali e far rivivere la tradizione dello spumone nella Valle dell’Irno, che da qui a qualche anno rischia di scomparire definitivamente.

Autore: Marco Contursi

Sei un'azienda agricola o un piccolo produttore locale della Campania?

Ora puoi vendere online i tuoi prodotti, senza costi né canoni mensili.

SCOPRI COME ADERIRE

Iscriviti alla newsletter

Ricevi informazioni sulle novità e le offerte speciali.