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La mela annurca della Valle dell'Irno


La Mela annurca campana è una delle varietà di mele più antiche e pregiate e nella valle dell’Irno, ha trovato il suo habitat ideale, grazie al clima mite e alla ricchezza di acqua.

La Mela annurca è presente in Campania dall'età preromana degli Italici Osci e Sanniti. Alcuni dipinti rinvenuti negli scavi di Pompei e di Ercolano, in particolare nella Casa dei Cervi, testimoniano la sua coltivazione e il suo utilizzo alimentare, alle falde del Vesuvio, già a quei tempi.

Caratteristiche della mela annurca


Di dimensioni medio piccole, quindi ridotte rispetto alle mele più grandi tipiche del nord Italia, la mela annurca è caratterizzata da forma tondeggiante leggermente appiattita, buccia liscia e un colore rosso vivo, sfumato di arancio verso il picciolo. La polpa, di colore bianco, si presenta compatta, croccante, succosa e molto profumata, con un sapore leggermente acidulo.

Le due principali sono la “Sorgente”, e la “Caporale”. La mela annurca a differenza delle altre mele, si raccoglie acerba e poi messa a maturare, nei melai, letti di paglia, esposti al sole dove le mele vengono girate spesso affinchè ne godano i tiepidi raggi. Questa procedura è chiamata “arrossamento” e rende le mele così pregiate. Povere di carboidrati, nonostante il sapore dolce, ha un apporto calorico molto basso, al pari dell’indice glicemico. Ottima quindi per chi sta a dieta.

mela annurca della valle dell'Irno

 

Proprietà 


Ricchissima di antiossidanti, è un vero toccasana per la salute come conferma uno studio condotto dal Dipartimento di Farmacia dell’Università di Napoli, è infatti risultato che la mela annurca sia in grado di ridurre il colesterolo totale e quello cattivo (LDL) e al tempo stesso incrementare i livelli di quello buono (HDL).

L’azione delle procianidine si realizza sia a livello intestinale agendo sui meccanismi di assorbimento del colesterolo e la sua conseguente espulsione fecale, sia a livello epatico dove inibiscono la biosintesi del colesterolo endogeno e inducono la maggior espressione di una proteina che interviene nella formazione di HDL. Un ulteriore studio scientifico ha inoltre confermato l’efficacia della procianidina B2 nel trattamento delle calvizie, determinando crescita del numero, della densità e del contenuto di cheratina dei capelli.

E’ stato inoltre dimostrato che la mela Annurca dimezza i danni ossidativi alle cellule epiteliali gastriche. La sua azione gastroprotettiva dipende dalla ricchezza in composti fenolici, che sono in grado di prevenire i danni ossidativi dell'apparato gastrico, aiutando a combattere le malattie legate all'azione di radicali liberi.

Usi in cucina


Ottima mangiata cruda, la mela annurca si presta bene alla realizzazione di torte e confetture, o abbinata alla carne di cinghiale dei monti dell’Irno, contrastando il sapore dolce/acidulo della mela, l’afrore selvatico del suide. Molto buoni pure anche i liquori ottenuti dall’infusione in alcol di questo pregiato frutto, che tra Baronissi e Mercato San Severino, cresce rigoglioso, grazie alla natura incontaminata del territorio.

Autore: Marco Contursi

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