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Il pollo scucchiato, da Mercato San Severino alla conquista della Campania


Il segreto del pollo" scucchiato" è la sua cottura nel forno a legna, che rendono croccante la pelle e si gonfia fino a scoppiare: da qui deriva il suo nome particolare.

Moltissimi buongustai si recano da ogni parte della Campania, nella valle dell’ Irno per degustare il “pollo scucchiato”.

Molti i locali che propongono questo piatto, ma c’è un però…

Infatti pollo scucchiato è un marchio registrato di un ristorante di Mercato San Severino, il cui titolare Michele Verdastro, ha inventato e brevettato questa specialità, oggi copiata da più parti, non solo nella preparazione ma anche nel nome.

Si parte da un pollo fresco, allevato a terra, che viene tagliato in pezzi e condito con un mix segreto di spezie. Quindi viene messo nel forno a legna e le alte temperature sono il segreto di questo piatto, poiché rendono croccante la pelle ma umida la carne al suo interno, che quindi non si secca. Abbondanti patate, cotte insieme al pollo e ai suoi succhi completano questa specialità, che può essere anche arricchita di cipolle, porcini, o fiananche ananas.

Il nome sembra derivi dal fatto che la pelle del pollo si gonfi fino a scoppiare, da qui il nome “scucchiato”.

Un tempo il pollo a forno veniva preparato in tutte le case della zona, con i polli che ogni massaia allevava e che finivano nei forni a legna di cui ogni masseria era dotata. In alcune zone un forno a legna era a disposizione di più abitazioni e ognuno degli abitanti aveva il diritto di cuocervi il pane e le altre pietanze, che poi spesso venivano condivise con i vicini. La preparazione del pollo al forno con le patate era riservata ai giorni di festa, alle ricorrenze religiose e familiari mentre l’alimentazione quotidiana di una società a forte matrice contadina, come quella della valle dell’ Irno era a base di verdure, pane raffermo e per i più fortunati, qualche uovo o pezzo di formaggio.

Oggi le abitudini sono cambiate e si può mangiare un ottimo pollo a legna in varie trattorie della zona. Quello “scucchiato”, marchio registrato, solo in una però.

Autore: Marco Contursi

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