Vicini…ma non troppo!
La storia delle malattie infettive annovera un ampio numero di zoonosi, ovvero di quelle malattie proprie degli animali che possono essere trasmesse all’uomo, sia in maniera diretta (contatto con tessuti, secreti, ecc.) ma più frequentemente in maniera indiretta (vettori biologici, ambiente, contaminazione degli alimenti).
Gli agenti patogeni che si trasferiscono dagli animali all’uomo, e viceversa, sono centinaia, in un microsistema che da secoli garantisce un equilibrio non sempre stabile. Da considerare comunque che il passaggio di specie, evento ampiamente descritto in biologia, non sempre ha un’accezione negativa, traducendosi in un'infezione e/o in una sintomatologia evidente, ma molte volte può esitare in una coesistenza pacifica (ad esempio la semplice presenza di un virus umano su tessuti animali senza che sia in grado di produrre lesioni).
In ogni caso, determinante è la conoscenza di tali entità per capire quali siano i potenziali pericoli sia per la salute umana che per quella animale. Tale discorso riguarda anche la categoria dei Pets, soprattutto alla luce della loro sempre più diffusa convivenza con l’uomo. Molti sono i patogeni, e quindi le potenziali malattie (rabbia, toxoplasmosi, leptospirosi, ecc.), che cane e gatto possono trasmettere all'uomo, ovviamente non sempre in maniera diretta (es. malattie trasmesse da vettori) e non tutte con lo stesso grado di gravità.
Al giorno d’oggi gli animali da compagnia sono parte integrante del ménage familiare, e i confini tra le specie hanno assunto contorni quanto mai sfumati. Cani e gatti si trovano ad occupare ambienti domestici molto di più di quanto sia mai avvenuto in passato, e fenomeni come la condivisione di letti, divani, spazi vitali, lo stretto e persistente contatto fisico con le persone, sono condizioni quasi nella norma. Se tutto questo è sicuramente positivo - innegabili sono gli effetti benefici della relazione uomo/pets - va ricordato che si tratta di esseri viventi in carne e ossa, specie ben diverse da noi, serbatoi talvolta di un non trascurabile corredo di potenziali patogeni.
Dalla trasmissione dei più comuni ectoparassiti (acari, pulci, zecche), agli endoparassiti, dermatofiti, batteri, protozoi, finanche virus. Gli agenti infettivi sono innumerevoli, bisogna per questo motivo sapere che esistono e che alcuni possono trasmettersi con maggiore facilità di altri, senza demonizzare gli animali e creare talora falsi allarmismi (per esempio nel caso di malattie come toxoplasmosi, leishmaniosi) perché già una corretta conoscenza di come essi si trasmettono, di cicli biologici, tempi di incubazione può fugare qualsiasi dubbio ed essere d’aiuto sull’approccio da attuare.
Indispensabile, nel rapporto con i propri animali domestici, è seguire poche indicazioni: l’applicazione corretta e costante di antiparassitari, l’impiego delle più comuni quanto sensate norme igieniche, sia per noi che per loro (lavarsi le mani dopo averli accarezzati, evitare contatti con naso, bocca e occhi, ecc..) ma soprattutto la consulenza con il proprio Medico Veterinario, che effettuerà controlli periodici degli animali, vaccinazioni ove previste, terapie appropriate, e saprà valutare i potenziali rischi. Da tener presente sempre che la cura e il benessere degli animali d’affezione, oltre ad essere un dovere legale e morale di chi li detiene, è in primo luogo anche il punto di partenza per la tutela della salute umana: di conseguenza, va bene la vicinanza ad essi, ma da attuare sempre in maniera razionale e con le dovute cautele!
Autore: Manuela Gizzarelli e Sante Roperto
